⏳ Shahr-i Sokhta: Quando il Mito Diventa Storia - Le Scoperte Rivoluzionarie dell'UniSalento nel Cuore dell'Iran con il Prof. Enrico Ascalone🏺
- CuŠcénzia
- 18 lug
- Tempo di lettura: 9 min
Dal cuore del Salento al cuore dell'antica Persia: preparatevi a scoprire Shahr-i Sokhta, la "Città Bruciata" che 5.000 anni fa era una delle metropoli più avanzate del pianeta 🌍. Una città così rivoluzionaria che quando sentirete come funzionava, vi chiederete perché non viviamo ancora così oggi!

Da Lecce all'Iran: La Spedizione Archeologica più Salentina che ci Sia! 🛫🎒
Il Professor Ascalone: Il Nostro Indiana Jones con l'Accento Salentino 🎩
Da ben 10 anni, Enrico Ascalone, ricercatore e professore dell'Universita' del Salento, guida un progetto che coinvolge una ventina di persone dal Salento e collaboratori da tutto il mondo. Ma non stiamo parlando di una gita scolastica - stiamo parlando del Progetto Multidisciplinare Internazionale a Shahr-i Sokhta (MAIPS), riconosciuto come uno dei più importanti progetti archeologici attivi al mondo! 🌍

La cosa incredibile? Ascalone non è solo uno scavatore di professione. Con 155 pubblicazioni scientifiche, 9 libri tradotti in 7 lingue e accordi di ricerca con le università più prestigiose dell'Iran e del Medio Oriente, ha trasformato il nostro piccolo Salento in un hub internazionale di ricerca archeologica! 🎓✈️
Pensateci: da Lecce partono ogni anno spedizioni scientifiche che vanno a collaborare con il National Museum of Iran, l'Università di Teheran, Kermanshah, di Jiroft, di Zabol, di Zahedan, di Tashkent, di Termez, di Samarcanda, di Buchara, di Khiva sulle orme della più antica ‘via della seta’ fino a alla Cina dove il Dipartimento di Beni Culturali ha attivo un programma didattico, di studi e di ricerche presso l’Università di Xi’an.
Il Dream Team Salentino: Quando la Scienza Diventa Avventura 👥
Il team di Ascalone è composto ancne da giovani ricercatori pieni di passione che hanno trasformato l'archeologia in una vera e propria avventura scientifica!
🦸♀️ Ogni estate partono per l'Iran armati di trowel (le palette degli archeologi), pennelli, GPS di ultima generazione e una curiosità scientifica che farebbe invidia a Galileo stesso. Gli studenti sono quelli del Corso di Laurea Triennale in Beni Culturali (indirizzo archeologico) presieduto dalla Prof.ssa Katia Mannino e del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia la cui Presidentessa è la Prof.ssa Milena Primavera.
Ma la parte più bella? Non sono soli! Il Professor Giuseppe Ceraudo gestisce laboratori di Topografia Antica e Fotogrammetria che utilizzano droni e satelliti per mappare il sito dall'alto📡. Il Professor Girolamo Fiorentino e Ignazio Minervini analizzano semi e pollini di 5.000 anni fa per ricostruire l'ambiente antico 🌱🔬. Jacopo De Grossi Mazzorin, Claudia Minniti e Alberto Potenza studiano ossa di animali per capire cosa mangiavano e come vivevano gli antichi abitanti🥗🥘.
È come avere una squadra di CSI dell'antichità che lavora con tecnologie degne di un film di fantascienza! 🔍
Godetevi il loro mini-documentario:
L'Iran che Non Vi Aspettate: Collaborazione Oltre Ogni Confine 🤝🌉
Qui viene il bello: questo non è un progetto "coloniale" dove gli italiani vanno a prendere tesori da portare a casa. No! È una vera collaborazione internazionale con i colleghi iraniani guidati da Mansur Sajjadi, che lavora sul sito dal 1997 ed è considerato uno dei massimi esperti mondiali di archeologia medio-orientale.
Immaginatevi la scena: ricercatori salentini e iraniani che lavorano fianco a fianco sotto il sole del deserto, condividendo scoperte, tecniche, anche il cibo!
.. In un mondo sempre più diviso da conflitti e incomprensioni, l'archeologia diventa un linguaggio universale di pace e collaborazione 🕊️✨.
E pensate che tutto questo è nato dalla lungimiranza del Rettore Fabio Pollice e dei Direttori del Dipartimento Gianluca Tagliamonte e Raffaele Casciaro, che hanno creduto in questo progetto visionario quando molti pensavano fosse troppo ambizioso per una università "di provincia" 🎯🏛️
Shahr-i Sokhta: La Silicon Valley dell'Età del Bronzo 💻🏺
Ubicazione Strategica: Al Centro del Mondo Antico 🗺️
Ora che conosciamo i nostri eroi, è ora di parlare della vera star della storia: Shahr-i Sokhta! Ma dove si trova esattamente questo posto? 🤔
Immaginate la cartina geografica del Medio Oriente e dell'Asia. Adesso guardate il punto dove si incontrano Iran, Afghanistan e Pakistan - ecco, proprio lì, nella provincia iraniana del Sistan-va-Baluchistan, sorge questo sito UNESCO che ha dell'incredibile! 📍
La posizione non è casuale - anzi, è geniale! Shahr-i Sokhta si trova letteralmente al crocevia di quattro delle più grandi civiltà fluviali dell'antichità:

Nord: La civiltà dell'Oxus (attuale Turkmenistan-Uzbekistan) 🏔️
Sud: La civiltà dell'Indo (Pakistan) 🌊
Ovest: La civiltà sumerico-mesopotamica (Iraq) 🏛️
Est: La misteriosa civiltà di Jiroft (Iran meridionale) 🗿
È come se fosse stata la Samarcanda dell'antichità - un hub commerciale dove tutti dovevano passare per forza!
Un Sito Archeologico da Favola: Conservato dalla Natura
Ma ecco la parte più affascinante: perché Shahr-i Sokhta è arrivata fino a noi in condizioni così perfette?
Il sito si trova tra l'inospitale deserto del Lut 🏜️(uno dei posti più caldi della Terra!) e le alture del Baluchistan 🗻. Quando la città fu abbandonata intorno al 2000 a.C., il clima divenne sempre più arido e si formarono delle concrezioni saline naturali che hanno letteralmente sigillato sottoterra reperti e strutture!
È come se la natura avesse creato una capsula del tempo gigante! Pensate: tessuti di 5.000 anni fa arrivati fino a noi con ancora i colori originali, scheletri con capelli perfettamente conservati, tavolette di scrittura leggibili come se fossero state scritte ieri!📜
Questa conservazione eccezionale ha permesso ai nostri ricercatori di scoprire dettagli sulla vita quotidiana dell'antichità che in altri siti archeologici sono andati perduti per sempre.
Cronologia Rivoluzionaria: Più Antica di Quanto Pensassimo
Mentre prima si pensava che la città fosse nata intorno al 3200 a.C., le nuove sequenze stratigrafiche e le analisi isotopiche (una tecnica super-moderna che analizza gli atomi per datare i materiali) hanno dimostrato che il centro aveva già un ruolo determinante attorno al 3600-3500 a.C.! 🤯
Per capire quanto è incredibile, facciamo un confronto con alcune date famose:
3600 a.C.: Shahr-i Sokhta è già una città importante 🏙️
3100 a.C.: Nasce la scrittura in Mesopotamia ✍️
2580 a.C.: Viene costruita la Piramide di Cheope 🔺
753 a.C.: Fondazione di Roma 🏛️
Capite? Stiamo parlando di una civiltà che fioriva quando la maggior parte del mondo era ancora in fase tribale! È come scoprire che nel Salento del 1500 esistevano già smartphone e internet!
La Tavoletta che Vale Più dell'Oro💰
Immaginate la scena: sono le prime ore del mattino nel cantiere di scavo, il sole del deserto iraniano inizia già a scaldare, e improvvisamente uno dei ricercatori grida "Ho trovato qualcosa!" 📢🔍. Non è una ceramica, non è un gioiello - è qualcosa di molto più prezioso: una tavoletta di scrittura protoelamita perfettamente conservata! 😱
Questa tavoletta, lunga 11,8 cm, larga 7 cm e spessa 3 cm, rappresenta uno dei ritrovamenti più importanti degli ultimi 50 anni nell'archeologia del Vicino Oriente!
Ma cosa la rende così speciale? 🤔
La tavoletta è come il primo computer della storia! 💻📊 Contiene 24 rettangoli concavi disposti in 4 righe da 6, ognuno con dimensioni precise di 4x6 millimetri. Non è casuale - è un sistema di contabilità raffinatissimo!
Ma la parte più incredibile è il sigillo cilindrico impresso sulla tavoletta: lungo 8 cm e alto 4 cm, mostra elementi vegetali a quattro petali di chiaro stile protoelamita (dal 3100/3050 al 2900 o, al più tardi, 2700 a.C). È come un QR code dell'antichità che certificava l'autenticità del documento!
Gli esperti stimano che la tavoletta completa (purtroppo un lato è frammentario) contenesse circa 45 segni grafici che probabilmente registravano:
Quantità di merci scambiate 📦
Nomi dei mercanti coinvolti 👥
Tipi di prodotti commercializzati 🛍️
Date delle transazioni 📅
È l'equivalente antico di una fattura elettronica o di un bilancio aziendale! La complessità di questo sistema dimostra che Shahr-i Sokhta aveva raggiunto un livello di organizzazione economica paragonabile alle moderne multinazionali nel mondo odierno! 🏢📈
Il Mistero Protoelamita: Influenze dall'Ovest
Ma ecco il colpo di scena: la scrittura protoelamita era tipica dell'Iran occidentale (attuale Fars e Khuzistan), a oltre 1000 km di distanza da Shahr-i Sokhta!
È come trovare a New York un documento scritto in cinese antico - qualcosa non torna! Questo significa che già 5.000 anni fa esistevano reti commerciali e culturali che coprivano distanze enormi, con persone che viaggiavano per migliaia di chilometri portando con sé lingue, scritture e tradizioni! 🌐
I ricercatori dell'UniSalento hanno scoperto che i mercanti di Shahr-i Sokhta usavano simultaneamente tre diversi sistemi ponderali per pesare le merci. Non uno, non due - tre! È come se oggi in una banca di Milano accettassero pagamenti in dollari, euro, yen e yuan contemporaneamente!
I pesi rinvenuti seguono i sistemi ponderali delle aree con cui il centro dovette entrare in contatto: il sistema Harappano, il cui siclo è di 13,65 g, quello Mesopotamico, con unità di 8,40 g, e, infine, quello cosiddetto ‘Occidentale’, conosciuto in Siria Interna e costiera con mina a 470 g e sicli contati a 7,83 g e 9,40 g.
Una Società Rivoluzionaria ♀️
Tutti i libri di storia ci hanno insegnato che le prime civiltà erano rigidamente gerarchiche: in cima un re-dio, sotto i sacerdoti, poi i nobili, i mercanti, gli artigiani e infine gli schiavi. Una piramide sociale ferreo dove chi nasceva in basso, restava in basso! 📐👑⬇️
SBAGLIATO! ❌ Shahr-i Sokhta funzionava con un sistema completamente diverso: l'eterarchia!
Immaginate una città dove invece di avere un singolo capo supremo, ci sono diversi gruppi di pari livello che collaborano. diversi gruppi umani vissero a Shahr-i Sokhta; gruppi clanici di origini tribali dissimili convissero in uno stato di equilibrio sociale in cui gli aspetti gerarchici furono destinati solo all’interno di un singolo clan in un regime di equilibrio economico dettato verosimilmente dalla prosperità che il centro dovette raggiungere attorno alla metà del terzo millennio a.C. Questa eterogeneità, basata su un complessivo equilibrio sociale interno al gruppo e tra gruppi, dovette non permettere la centralizzazione delle risorse dell’insediamento e il sorgere di una classe dominante sul sito e nella sua regione; un mancato passaggio che produsse una mancata centralizzazione e che non permise la standardizzazione degli strumenti generalmente usati per il controllo delle realtà economiche su larga scala.
Ora arriva la parte più incredibile: le analisi antropologiche condotte dal Professor Pier Francesco Fabbri e Giorgia Vincenti hanno rivelato qualcosa di straordinario: su circa 1.100 sepolture analizzate (su un totale stimato di 40.000!), le donne rappresentano il 65% degli inumati!
In una società normale dell'antichità, la proporzione dovrebbe essere 50-55% maschi e 45-50% femmine. A Shahr-i Sokhta è completamente ribaltata: 35% maschi, 65% femmine!
Ma cosa significa questo dato apparentemente tecnico? Significa che stavamo osservando i resti di una società matrilineare! Le donne non erano solo rispettate - erano leader! 👸
L'Ecosistema Perduto 🌿🏜️
Il Professor Girolamo Fiorentino e Ignazio Minervini hanno compiuto un vero e proprio miracolo scientifico: hanno ricostruito com'era l'ambiente di Shahr-i Sokhta 5.000 anni fa analizzando semi, pollini e carboni microscopici! 🔍🌾
5.000 anni fa, Shahr-i Sokhta non era nel deserto! 😱 Era praticamente la Napa Valley dell'antichità! Un paradiso agricolo con vigne, frutteti, campi di cereali e giardini urbani!
Ma cosa è successo? Perché questo paradiso è diventato un deserto? 😰
Intorno al 2000 a.C., un cambiamento climatico catastrofico colpì tutta l'Asia centrale e meridionale. Non stiamo parlando di una piccola siccità - stiamo parlando di un collasso ambientale totale che fece scomparire tre intere civiltà contemporaneamente, civiltà dell'Indo, dell'Oxus e dell'Hilmand.
È come se oggi, nello stesso secolo, venissero abbandonate New York, Londra e Tokyo contemporaneamente a causa del clima!
Lezioni per il Presente: Il Cambiamento Climatico Non è una Novità
Questa scoperta ha implicazioni enormi per noi oggi! 📢⚡
Il cambiamento climatico non è un'invenzione moderna - è una costante della storia umana. Ma quello che è successo 4.000 anni fa ci insegna quanto possano essere fragili anche le civiltà più avanzate di fronte ai cambiamenti ambientali.
Shahr-i Sokhta ci dimostra che:
Una civiltà può essere tecnologicamente avanzata e socialmente evoluta 👥
Ma rimanere comunque vulnerabile ai cambiamenti climatici 🌡️
L'adattamento ambientale è cruciale per la sopravvivenza 🔄💪
La sostenibilità non è un lusso, ma una necessità ♻️✅
In un'epoca in cui il riscaldamento globale minaccia il nostro futuro, studiare il passato diventa più importante che mai! 🔥
L'Impatto Globale: Quando Lecce Fa Scuola al Mondo 🌍🎓
Dopo 10 anni di lavoro, ci sono state produzioni Scientifiche: libri pubblicati (tradotti in diverse linue), articoli scientifici, pubblicazioni totali del Professor Ascalone; Eventi Internazionali come congressi organizzati a Lecce e conferenze; Formazione 🎓: dottorati di ricerca attivati, decine di studenti formati sul campo e scambi internazionali.
Ma il vero capolavoro è l'impatto diplomatico del progetto!
In un mondo sempre più polarizzato, dove Iran e Occidente spesso sono in conflitto, l'UniSalento riesce a creare ponti di pace attraverso la cultura!
Gli accordi bilaterali firmati sono tanti:
National Museum of Iran (Teheran)
Università di Kermanshah, Jiroft, Zahedan, Zabol (Iran)
Musei di Susa, Kerman, Gorgan
Università di Samarcanda, Termez, Buchara, Namangan, Andijan, Tashkent, Karakalpak, Navoi, Urgench (Uzbekistan)
Accademia delle Scienze di Khiva
Da Shahr-i Sokhta a Lecce
Ogni volta che passeggiate tra le nostre strade, ricordatevi che state camminando in una terra che fa la storia! Siamo la prova vivente che dimensioni non contano - conta la passione, la competenza e la visione!
Il Professor Enrico Ascalone e il suo team ci insegna che ogni scoperta scientifica è un regalo all'umanità intera, ce la cultura è l'arma più potente contro l'ignoranza, che il passato illumina la strada verso il futuro e la collaborazione è più forte di qualsiasi muro 🧱🤝
E soprattutto: che essere salentini significa portare nel mondo i valori di ospitalità, curiosità e rispetto che ci caratterizzano da sempre! ❤️🌊
Perché, alla fine, rispettare e studiare il passato significa preparare il domani - per tutti noi, per i nostri figli, per le generazioni che verranno! 👶➡️👨🦳🌱
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