top of page
Progetto senza titolo (3).png
cu (5).png
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Youtube
  • Whatsapp
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Youtube
  • Whatsapp

✒️ La Medicina Narrativa: quando le storie diventano cura all'Istituto Santa Chiara e con One Health Vision🏥

  • Immagine del redattore: CuŠcénzia
    CuŠcénzia
  • 22 nov 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 23 nov 2024

La medicina moderna sta riscoprendo il potere delle storie nella cura dei pazienti. L'Istituto Santa Chiara, già all'avanguardia nelle terapie digitali, sta ora esplorando nuovi orizzonti attraverso la Medicina Narrativa 📕, un approccio che integra le narrazioni personali dei pazienti nel processo terapeutico. 🌟

Perché le storie sono così importanti nella medicina? La risposta sta nella loro capacità di vedere il paziente nella sua interezza, non solo come portatore di sintomi. Attraverso la narrazione, i pazienti possono elaborare il loro vissuto mentre i medici acquisiscono una comprensione più profonda del contesto di vita di chi stanno curando. 🤝

ree

🤗Noi di cuScénzia ci siamo fatti raccontare questa storia proprio da chi ha deciso di ascoltarle (le storie) nella propria professione: intervistiamo 👨🏻‍⚕️Antonio Leo, direttore sanitario, neurologo, psicoterapeuta di Istituto Santa Chiara e Medical Chief Officer di One Health Vision; 👩‍🏫Marzia Casilli, scrittrice, si occupa di medicina narrativa e storytelling in Istituto Santa Chiara e One Health Vision; 👩🏻‍🔬Benedetta Liquori, project manager di One Health Vision e psicologa di Istituto Santa Chiara; e 👩🏻‍💻Roberta Mello, linguista, responsabile dell'ufficio comunicazione e marketing e web agency di Istituto Santa Chiara e One Health Vision.

Ringraziamo ancora i protagonisti per l'intervista.


Intervista con i protagonisti della Medicina Narrativa dell'Istituto Santa Chiara e One Health Vision 👨🏻‍⚕️👩‍🏫👩🏻‍💻👩🏻‍🔬


🤓Intervistatore cuScenziénte: Buongiorno e grazie per essere qui con noi per questo secondo appuntamento. Ricordiamo che abbiamo già incontrato Antonio e Benedetta in una scorsa intervista raggiungibile qui (dove scopriamo le Digital Therapeutics)

Antonio Leo, cos'è precisamente la medicina narrativa?

👨🏻‍⚕️Antonio Leo: La medicina narrativa è un approccio alla cura che integra la narrazione – le storie personali dei pazienti – nella pratica medica. Si basa sull’idea che ascoltare le storie dei pazienti, il modo in cui vivono la malattia, come la percepiscono e la descrivono, possa aiutarci a capire meglio il loro stato di salute e i loro bisogni. La narrazione diventa così uno strumento prezioso per costruire un rapporto di fiducia tra medico e paziente e, soprattutto, per vedere la persona nella sua interezza e non solo come portatrice di sintomi o malattie.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Marzia, quali sono i vantaggi concreti di questo approccio al paziente? E tu, Antonio, potresti elencarci quelli per i medici?

👩‍🏫Marzia Casilli: I benefici sono numerosi. Per i pazienti, raccontare la propria storia, è stato conclamato che ha un effetto terapeutico. Esprimere ciò che stanno vivendo, mettere in parole le emozioni legate alla malattia e alla cura, li aiuta a elaborare il vissuto della malattia. Più in generale, possiamo dire, che tutto ciò che viviamo, se messo per iscritto, o anche semplicemente espresso con un disegno, riusciamo a comprenderlo maggiormente. Inoltre, i pazienti, sentendosi ascoltati e compresi, possono percepire una maggiore empatia da parte del medico, e questo rafforza il loro senso di sicurezza e di fiducia.
👨🏻‍⚕️Antonio Leo: Per i medici, invece, la medicina narrativa rappresenta un’opportunità per comprendere meglio il contesto di vita del paziente e non limitarsi ai soli dati clinici. Ascoltando le storie, possono capire meglio come ogni paziente reagisce alla malattia, quali sono i suoi valori, le sue paure e aspettative. Tutto questo permette di proporre percorsi terapeutici più personalizzati e spesso più efficaci, oltre a migliorare la soddisfazione e motivazione nel lavoro.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Per quanto riguarda il vostro Istituto, in particolare, come applicate la medicina narrativa e quali benefici ha portato? Cosa ci dici Roberta?

👩🏻‍💻Roberta Mello: Istituto Santa Chiara si è sempre distinto per la sua dedizione, attenzione e delicatezza verso i pazienti, che vengono presi in carico nella loro interezza, anche prima dell’avvento di questa nuova disciplina. Negli ultimi anni, ci siamo affacciati a questo nuovo mondo, e fin dall’inizio abbiamo capito che proprio la medicina narrativa rispecchia e completa i nostri valori, principi e obiettivi.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Marzia, come avete proceduto in tal senso?

👩‍🏫Marzia Casilli: Abbiamo messo in pratica tale disciplina, attraverso la raccolta di tantissime storie dei nostri pazienti, che sono state poi riscritte in chiave narrativa e pubblicate sottoforma di raccolte di racconti. In questo modo, i pazienti, hanno potuto, possono, sperimentare in prima persona cosa significa raccontarsi, elaborare la propria condizione, vederla attraverso un punto di vista differente, trovando quindi accoglienza, ascolto, comprensione e nuovi spunti nelle loro esistenze.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Benedetta, tu, che dividi la tua opera professionale tra metodi che potremmo definire “tradizionali” e l’innovazione digitale, come credi che la narrazione possa aiutare i clinici?

👩🏻‍🔬Benedetta Liquori: Per noi clinici, la narrazione ha aiutato e aiuta a fare la differenza, donando il privilegio e la possibilità di comprendere un aspetto dei pazienti che raramente emerge dai soli dati clinici.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Benedetta, ci sono delle sfide o delle difficoltà nell’adottare la medicina narrativa nella pratica clinica quotidiana?

👩🏻‍🔬Benedetta Liquori: Assolutamente sì. Una delle sfide principali è il tempo. Il nostro sistema sanitario spesso richiede ai medici di lavorare con tempi strettissimi, che rendono difficile dedicare spazio all’ascolto profondo delle storie dei pazienti.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Marzia, ti vedo pronta ad aggiungere qualcosa, dimmi pure!

👩‍🏫Marzia Casilli: Sì, aggiungo che non tutti i medici sono formati per utilizzare tecniche narrative: è una competenza che richiede pratica e sensibilità.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Antonio, tu che dici in merito?

👨🏻‍⚕️Antonio Leo: Un’altra difficoltà è che, in alcuni casi, il sistema stesso non valorizza adeguatamente questo approccio. Molti standard si basano su dati quantitativi, mentre le storie dei pazienti sono elementi qualitativi, difficili da misurare, ma non per questo meno rilevanti. Tuttavia, l’interesse sta crescendo, e ci sono sempre più programmi di formazione sulla medicina narrativa.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Antonio, Pensi che ci siano modi per superare queste sfide?

👨🏻‍⚕️Antonio Leo: Sicuramente. Da un lato, possiamo continuare a promuovere una maggiore consapevolezza dell’importanza della medicina narrativa tra i professionisti sanitari e farla diventare parte integrante della formazione dei medici. Dall’altro, possiamo cercare di costruire una struttura sanitaria che valorizzi anche gli aspetti qualitativi dell’assistenza, proprio come noi di Istituto Santa Chiara già facciamo, appunto. Abbiamo deciso di aprire un dipartimento di medicina narrativa, e abbiamo all’interno del nostro entourage una figura professionale dedicata e formata al riguardo che si occupa di questo con passione, professionalità e dedizione. Inoltre, utilizziamo anche la tecnologia per facilitare questo processo. Ci occupiamo di Digital Health e sviluppo di DTx, applicazioni e software dedicati a speciali esigenze dei pazienti, soprattutto bambini con disturbi dell’apprendimento. Tutto è incentrato per dare ai pazienti il miglior supporto poliedrico ed efficiente possibile da ogni punto di vista.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Marzia, prima di concludere, ci lasci un messaggio finale sull'importanza della medicina narrativa?

👩‍🏫Marzia Casilli: la medicina narrativa ci ricorda la bellezza e l'umanità del lavoro in ambito clinico e sanitario. Ci aiuta a non dimenticare che il cuore della medicina sono le persone. Ascoltare le loro storie, cercare di capire il loro punto di vista, è un atto di rispetto e di cura. E questa attenzione, alla fine, ci rende migliori come medici e come esseri umani.

🤓Intervistatore cuScenziénte: Benedetta, Roberta, Antonio concordate?

👩🏻‍🔬👩🏻‍💻👨🏻‍⚕️: certamente sì.

Il futuro della medicina si sta delineando come un equilibrio tra innovazione digitale e approccio umano 🫱🏻‍🫲🏻. L'Istituto Santa Chiara, con il suo dipartimento dedicato alla Medicina Narrativa e la raccolta di storie dei pazienti, sta dimostrando come questo equilibrio non solo sia possibile, ma sia la chiave per una cura più efficace e personalizzata. 🌈


PS. Se siete interessati visitate la pagina dedicata dell'Istituto Santa Chiara: https://istitutosantachiara.it/medicina-narrativa/

ree

1 commento


Numan Wallsom
Numan Wallsom
02 mag

Quando sono tornato in palestra dopo una pausa, ho avuto difficoltà a recuperare tra un allenamento e l'altro. Ciò non solo rallentò il progresso, ma creò anche disagio. Una volta sul sito c'era una funzione che consentiva comprare nandrolone decanoato, ho scelto il dispositivo per il ripristino. Il mio corpo ha iniziato a gestire molto meglio lo stress e a riprendersi più velocemente.

Mi piace
bottom of page